Vicino a casa mia c'è un colle sul quale salgo spesso alla sera.
Il rumore della città è un mormorio lontano.
Nel silenzio dell'oscurità condivido l'allegria dei grilli e la fiducia dei gufi.
Ma è lo spettacolo della luna che sorge a farmi salire lassù.
Mi restituisce una pace ed una chiarezza d'idee che la città sperpera troppo facilmente.
Da questo colle ho visto sorgere molte lune, ognuna diversa dall'altra.
Ho visto grandi e piene lune d'autunno: lune invernali bianche e solitarie spuntare nel silenzio assoluto d'un cielo nero come l'inchiostro e lune arancioni offuscate dal fumo sopra gli aridi campi estivi.
Ognuna, come una bella musica, mi estasiava il cuore e mi calmava l'anima.
Osservare la luna è un'arte antica.
Per i cacciatori preistorici la luna nel cielo era infallibile come il battito del cuore.
Sapevano che ogni 29 giorni diventava piena e luminosa, poi impallidiva e moriva, e quindi rinasceva.
Sapevano che la luna crescente appariva più grande e più alta nel cielo dopo ogni tramonto.
Sapevano che la luna calante sorgeva ogni notte più tardi finchè svaniva allo spuntare del giorno.
Avere capito le fasi lunari in base alla sola osservazione deve essere stata un'esperienza molto profonda.
Noi, che viviamo al chiuso, abbiamo perso il contatto con la luna.
Il bagliore delle lampade stradali e la polvere dell'inquinamento atmosferico velano il cielo notturno.
Anche se l'uomo ha caminato sulla luna, la conosciamo sempre meno, pochi di noi saprebbero dire a che ora sorgerà stasera.
La luna, però, esercita un fascino sulla nostra mente; se vediamo inaspettatamente all'orizzonte la luna piena, grande palla gialla, non possiamo non fermarci a guardarla.
LA LUNA ELARGISCE MOLTI DONI A CHI LA GUARDA CON AMORE.
Me ne accorsi una sera di luglio in montagna.
La mia auto si era misteriosamente fermata ed io ero rimasto solo e bloccato.
Il sole era tramontato ed io guardavo ciò che sembrava il bagliore arancione d'una foresta in fiamme dietro una cresta ad oriente.
Ad un tratto, la cresta stessa parve prendere fuoco.
Poi la luna immensa, rossa e grottescamente distorta dalla polvere della caligine estiva, spuntò al di sopra dei boschi.
Così sfigurata dall'alito caldo della terra, la luna sembrava ostile ed imperfetta.
I cani delle fattorie vicine abbaiavano innervositi come se quella strana luce avesse risvegliato spiriti maligni nascosti tra l'erba.
Quando si alzò dalla cresta della foresta, la luna acquistò saldezza ed autorità.
Il colore mutò dal rosso all'arancio, all'oro, al giallo.
Sembrava assorbire luce dalla terra che si andava oscurando perchè, al suo levarsi, le colline e le valli sottostanti apparivano offuscate.
I cani, ormai rassicurati che quella era la luna di sempre, smisero di abbaiare.
Lo spettacolo durò un'ora......e, tutto ad un tratto, sentii una fiducia ed una gioia vicine al riso.
Il sorgere della luna è lento e pieno di sottigliezze.
Per seguirlo, dobbiamo tornare ad un senso del tempo più antico e più paziente.
Seguire la luna che sale inesorabilmente vuol dire trovare la calma dentro di noi.
Ci rendiao mentalmente conto della grande distanza nello spazio, dell'immensità della terra e di tutta l'improbabilità della nostra esistenza.
Ci sentiamo minuscoli, ma privilegiati.
La luna attenua i contorni più duri della vita.
Alla sua luce, le colline appaiono seriche ed argentate, gli oceani immobili e turchini.
Alla luce della luna diventiamo meno calcolatori, studiamo i nostri sentimenti.
In questi momenti accadono cose molto strane.
In quella notte di luglio rimasi a guardare la luna per un'ora o due e poi risalii in automobile, girai la chiavetta dell'accensione e sentii il motore avviarsi, non meno misteriosamente di come si era fermato qualche ora prima.
Scesi dalla montagna con la luna alle spalle e la pace nel cuore.
Torno spesso alla luna che sorge.
Vi sono attratto specialmente quando gli evventi confinano la pace e la chiara visione delle cose in un piccolo angolo della mia vita, cioè quando i problemi si fanno impellenti ed insormontabili.
Quando si leva la luna uno strano incantesimo ci rapisce.
Spogliamo i nostri sentimenti dal vivere normale quotidiano e mettiamo in moto quelle nostre funzioni interne che la ragione tiene sigillate di giorno:
ED E' MAGIA E GIOIA DI VIVERE LA VITA AL MASSIMO.
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