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  • 11/9, pastore Usa: Bruciamo il Corano

    laibach 5031 giorni fa

    Un pastore battista Usa sfida il mondo islamico, invitando gli americani a "bruciare in piazza il Corano" per onorare le vittime dell'11 settembre. Contro l'iniziativa di padre Terry Jones,  si sono subito scagliati l'Iran, ma anche il sindaco di New York e la Casa Bianca, preoccupata per le possibili ripercussioni. 

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    Nonostante siano sempre più numerose e autorevoli le voci di coloro che lo invitano a soprassedere (dall'Osservatore Romano alle Comunita' Islamiche d'America, dal comandante delle forze internazionali in Afghanistan, generale David Petraeus, a quello della Nato, Anders Rasmussen), padre Terry Jones sembra però intenzionato ad andare fino in fondo.

    "Per onorare in modo veramente cristiano le vittime degli attentati del 2001", nel dettaglio il prossimo 11 settembre il religioso ha invitato i suoi fedeli a "raccogliersi in preghiera per bruciare insieme in piazza una copia del Corano.

    Secondo padre Jones, è venuto il tempo di "lanciare un messaggio chiaro ai musulmani radicali" del mondo: "Sappiano che l'America non tollererà più la loro jihad - ha ribadito alla CNN -. Non vogliamo offendere nessuno. Ma dire che siamo offesi quando bruciano in piazza la nostra bandiera o la Bibbia. Loro non hanno problemi a farlo. Perché dovremmo averne noi?".

     

    Fonte

  • Pensiero del giorno

    laibach 5039 giorni fa

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    Grazie al Patto d'amicizia diventato legge nel 2008, l'Italia pagherà alla Libia 5 miliardi di dollari, per il risarcimento danni della  colonizzazione!

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  • Un'ora alle Poste Italiane

    Utente sconosciuto 3039 giorni fa

    Mi è toccato spedire una lettera, una semplice busta imbottica con dentro un CD per la mia fidanzata e, purtroppo, non avevo i francobolli, quindi m'è toccato recarmi all'ufficio postale (di pomeriggio è aperta soltanto la sezione centrale) di Pisa, città in cui al momento vivo.

    fila alla posta

    Ahimè, già appena entrato ho notato l'infernale bolgia di clienti, divisi tra correntisti ed anonimi fruitori del servizio, tutti accaldati ed in cerca di un pò di frescura, chi sostando vicino all'ingresso, chi girovagando per l'area d'attesa sperando di beccare quell'alito di vento proveniente dalle finestre, i più rassegnati occupavano i posti a sedere.

    Mentre notavo con quanta lentezza gli impiegati servissero i clienti, vedo alzarsi l'addetta al mio sportello e sparire, stava servendo un ragazzo sulla trentina, che, sulle prime, mi è parso provenire dall'europa orientale.

    Dopo circa 20 minuti, la signora è tornata allo sportello con carta da pacchi, nastro e forbici, il ragazzo doveva spedire due pacchetti ma, essendo straniero, non conosceva le richieste dei nostri uffici, che non spediscono pacchetti non avvolti in qualche tipo di carta.

    Dopo aver fornito i dati per la spedizione, il ragazzo si attendeva due ricevute, una per ogni pacchetto, ma l'impiegata gliene ha fornita soltanto una. Lui ha cercato di chiedere l'altra, ma il suo italiano non è stato sufficiente, così si è voltato spaesato, cercando nella sala qualcuno che lo aiutasse.

    Ero dietro di lui ed in inglese mi sono offerto di dargli una mano, così ho scoperto che era tedesco e che mi ero sbagliato sulla sua nazionalità. In ogni caso gli faccio da interprete e spiego all'impiegata che lui sta chiedendo la seconda ricevuta, lei mi risponde che per la spedizione con "pacco ordinario, la ricevuta non è prevista".

    Il ragazzo sconsolato mi saluta con un sorriso e va via.

    Prima che ciò accadesse, stavo notando il rito che intercorre tra un cliente e l'altro: ogni volta che hanno terminato di servire qualcuno, gli impiegati non fanno scattare il numero per servire il cliente successivo, ma temporeggiano, controllano carte, si alzano, mettono a posto pacchi, oppure chiedono qualcosa a qualcuno che passa loro dietro o, ancora, scambiano 4 chiacchiere con i colleghi. Poi tornano a sedersi e, con estrema lentezza (sembra di guardare un rallenty) muovono il dito verso il pulsante che fa avanzare il contatore.

    La velocità arriva soltanto quando al numero chiamato non corrisponde cliente, allora inizia il balletto dei numeri che si susseguono a velocità supersonica, quasi che, quando chiamato, il cliente in attesa debba precipitarsi allo sportello in un battito di ciglia, pena la perdita del turno.

    Spazientito, ma per certi versi ironicamente divertito dal rito, ho cercato di cronometrarlo al meglio che potevo, beh, tra un cliente e l'altro, si arriva anche ad aspettare 5 minuti prima che il numeretto scatti di nuovo.....

    Non c'è che dire, viva l'(in)efficienza italiana!

  • Un'ora alle Poste Italiane

    Utente sconosciuto 3039 giorni fa

    Mi è toccato spedire una lettera, una semplice busta imbottica con dentro un CD per la mia fidanzata e, purtroppo, non avevo i francobolli, quindi m'è toccato recarmi all'ufficio postale (di pomeriggio è aperta soltanto la sezione centrale) di Pisa, città in cui al momento vivo.

    fila alla posta

    Ahimè, già appena entrato ho notato l'infernale bolgia di clienti, divisi tra correntisti ed anonimi fruitori del servizio, tutti accaldati ed in cerca di un pò di frescura, chi sostando vicino all'ingresso, chi girovagando per l'area d'attesa sperando di beccare quell'alito di vento proveniente dalle finestre, i più rassegnati occupavano i posti a sedere.

    Mentre notavo con quanta lentezza gli impiegati servissero i clienti, vedo alzarsi l'addetta al mio sportello e sparire, stava servendo un ragazzo sulla trentina, che, sulle prime, mi è parso provenire dall'europa orientale.

    Dopo circa 20 minuti, la signora è tornata allo sportello con carta da pacchi, nastro e forbici, il ragazzo doveva spedire due pacchetti ma, essendo straniero, non conosceva le richieste dei nostri uffici, che non spediscono pacchetti non avvolti in qualche tipo di carta.

    Dopo aver fornito i dati per la spedizione, il ragazzo si attendeva due ricevute, una per ogni pacchetto, ma l'impiegata gliene ha fornita soltanto una. Lui ha cercato di chiedere l'altra, ma il suo italiano non è stato sufficiente, così si è voltato spaesato, cercando nella sala qualcuno che lo aiutasse.

    Ero dietro di lui ed in inglese mi sono offerto di dargli una mano, così ho scoperto che era tedesco e che mi ero sbagliato sulla sua nazionalità. In ogni caso gli faccio da interprete e spiego all'impiegata che lui sta chiedendo la seconda ricevuta, lei mi risponde che per la spedizione con "pacco ordinario, la ricevuta non è prevista".

    Il ragazzo sconsolato mi saluta con un sorriso e va via.

    Prima che ciò accadesse, stavo notando il rito che intercorre tra un cliente e l'altro: ogni volta che hanno terminato di servire qualcuno, gli impiegati non fanno scattare il numero per servire il cliente successivo, ma temporeggiano, controllano carte, si alzano, mettono a posto pacchi, oppure chiedono qualcosa a qualcuno che passa loro dietro o, ancora, scambiano 4 chiacchiere con i colleghi. Poi tornano a sedersi e, con estrema lentezza (sembra di guardare un rallenty) muovono il dito verso il pulsante che fa avanzare il contatore.

    La velocità arriva soltanto quando al numero chiamato non corrisponde cliente, allora inizia il balletto dei numeri che si susseguono a velocità supersonica, quasi che, quando chiamato, il cliente in attesa debba precipitarsi allo sportello in un battito di ciglia, pena la perdita del turno.

    Spazientito, ma per certi versi ironicamente divertito dal rito, ho cercato di cronometrarlo al meglio che potevo, beh, tra un cliente e l'altro, si arriva anche ad aspettare 5 minuti prima che il numeretto scatti di nuovo.....

    Non c'è che dire, viva l'(in)efficienza italiana!

  • Un'ora alle Poste Italiane

    Utente sconosciuto 3039 giorni fa

    Mi è toccato spedire una lettera, una semplice busta imbottica con dentro un CD per la mia fidanzata e, purtroppo, non avevo i francobolli, quindi m'è toccato recarmi all'ufficio postale (di pomeriggio è aperta soltanto la sezione centrale) di Pisa, città in cui al momento vivo.

    fila alla posta

    Ahimè, già appena entrato ho notato l'infernale bolgia di clienti, divisi tra correntisti ed anonimi fruitori del servizio, tutti accaldati ed in cerca di un pò di frescura, chi sostando vicino all'ingresso, chi girovagando per l'area d'attesa sperando di beccare quell'alito di vento proveniente dalle finestre, i più rassegnati occupavano i posti a sedere.

    Mentre notavo con quanta lentezza gli impiegati servissero i clienti, vedo alzarsi l'addetta al mio sportello e sparire, stava servendo un ragazzo sulla trentina, che, sulle prime, mi è parso provenire dall'europa orientale.

    Dopo circa 20 minuti, la signora è tornata allo sportello con carta da pacchi, nastro e forbici, il ragazzo doveva spedire due pacchetti ma, essendo straniero, non conosceva le richieste dei nostri uffici, che non spediscono pacchetti non avvolti in qualche tipo di carta.

    Dopo aver fornito i dati per la spedizione, il ragazzo si attendeva due ricevute, una per ogni pacchetto, ma l'impiegata gliene ha fornita soltanto una. Lui ha cercato di chiedere l'altra, ma il suo italiano non è stato sufficiente, così si è voltato spaesato, cercando nella sala qualcuno che lo aiutasse.

    Ero dietro di lui ed in inglese mi sono offerto di dargli una mano, così ho scoperto che era tedesco e che mi ero sbagliato sulla sua nazionalità. In ogni caso gli faccio da interprete e spiego all'impiegata che lui sta chiedendo la seconda ricevuta, lei mi risponde che per la spedizione con "pacco ordinario, la ricevuta non è prevista".

    Il ragazzo sconsolato mi saluta con un sorriso e va via.

    Prima che ciò accadesse, stavo notando il rito che intercorre tra un cliente e l'altro: ogni volta che hanno terminato di servire qualcuno, gli impiegati non fanno scattare il numero per servire il cliente successivo, ma temporeggiano, controllano carte, si alzano, mettono a posto pacchi, oppure chiedono qualcosa a qualcuno che passa loro dietro o, ancora, scambiano 4 chiacchiere con i colleghi. Poi tornano a sedersi e, con estrema lentezza (sembra di guardare un rallenty) muovono il dito verso il pulsante che fa avanzare il contatore.

    La velocità arriva soltanto quando al numero chiamato non corrisponde cliente, allora inizia il balletto dei numeri che si susseguono a velocità supersonica, quasi che, quando chiamato, il cliente in attesa debba precipitarsi allo sportello in un battito di ciglia, pena la perdita del turno.

    Spazientito, ma per certi versi ironicamente divertito dal rito, ho cercato di cronometrarlo al meglio che potevo, beh, tra un cliente e l'altro, si arriva anche ad aspettare 5 minuti prima che il numeretto scatti di nuovo.....

    Non c'è che dire, viva l'(in)efficienza italiana!

  • Lo sapevate che ...

    laibach 3122 giorni fa nel gruppo Curiosita' e perche'

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    • La prima coppia mostrata a letto insieme in TV furono Fred e Wilma Flintstone.
    • L'altezza della piramide di Cheope è pari esattamente a un milionesimo della distanza che separa la terra dal sole.
    • La parola "cimitero" deriva dal greco "koimetirion" che significa "luogo per dormire".
    • Lo scarafaggio può vivere nove giorni anche se privato della testa, dopodiché ...muore di fame.
    • Nell'antica Inghilterra non si poteva avere rapporti intimi senza l'autorizzazione del Re (erano esclusi i membri - notare il termine molto opportuno - della casa reale). Quando si desiderava avere un bambino si doveva chiedere il consenso del Re che consegnava agli interessati un cartellone da affiggere alla porta di casa durante la pratica del *censored by google* . Sul cartellone era scritto: "F.U.C.K." (Fornication Under Consent of the King).

     

  • Scatta l'obbligo di collegare il numero di cellulare alla Postepay, sito ingolfato

    Utente sconosciuto 4520 giorni fa

    A partire da oggi, per effettuare operazioni online con la propria carta Postepay sarà necessario aver collegato alla carta il proprio numero di cellulare.

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    Durante l'operazione online, verrà chiesto di inserire un PIN di 6 cifre, questo codice ha una validità di 90 secondi e viene richiesto dall'utente durante l'operazione ed inviato dal servizio informatico delle Poste sul cellulare del richiedente, dopodiché deve essere inserito nel form online per completare l'operazione.

     

    Purtroppo oggi il sito Poste.it risultava eccessivamente lento e per avanzare di pagina mentre si cercava di effettuare un'operazione, scadevano i 90 secondi di validità del codice, col risultato che l'operazione non poteva essere completata, doveva essere richiesto nuovamente un PIN e riavviata la procedura, un circolo che si ripeteva ogni volta per lentezza del sito.

     

    Probabilmente, poiché era il primo giorno di entrata in funzione del servizio, qualcosa non ha funzionato a dovere. Non so se la situazione attuale è migliore di quella di qualche ora fa, a quanto mi risulta Poste Italiane non ha emesso alcun comunicato riguardo i rallentamenti del sito.

  • Fidelity House il Social Network che ti paga per socializzare

    Alessandro Benini 4436 giorni fa

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  • Tempeste solari e radiazioni sulla terra

    Giovanni Piccoli 4435 giorni fa nel gruppo 2012 ecchissenefrega !

     

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    #ffffff; font-size: 13px; font-style: normal; font-weight: normal; background-color: #141414;"> Negli scorsi giorni a cavallo delle festività , il sole è stato protagonista di un'intensa tempesta solare che ha riversato sulla terra una grande quantità di radiazioni. Già in passato si sono svolti eventi di questo genere: e più precisamente nel 1859, anno in cui ancora non vi era il livello di tecnologia che possediamo oggi.

    Chissà che le tempeste solari non sia la principale causa dello sciame sismico che si è verificato nell'ultimo anno !.

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